In questa lettera vi riportiamo uno scambio di e-mail avvenuto con E., una ragazza durante il periodo di isolamento. Quando è venuta a conoscenza del format "La buc@ delle lettere" ci ha scritto quanto segue:
Salve, vorrei ringraziarvi per avere risposto alle mie e-mail. Continuo a seguirvi con molto piacere sui social e a leggere i vostri articoli nel blog. Ho pensato che ciò che ho rivelato a voi potrebbe essere utile ad altri con le mie stesse problematiche.... Motivo per cui vi propongo di inserire una delle mie e-mail, quella che ritenete più opportuna, o anche tutte, nella vostra "Buca delle lettere''. Vi ringrazio per la professionalità con cui mi avete aiutata e con cui svolgete il vostro lavoro, con passione e dedizione, e soprattutto con la vera voglia di aiutare chi ha bisogno, al di là del compenso economico. Tanti auguri per tutto.
Abbiamo scelto e deciso di pubblicare il seguente scambio poiché si fa riferimento alla propria storia individuale, alla relazione affettiva con i genitori, alle consapevolezze, e al provare a reinventarsi. L'aspetto intergenerazionale ha una grande influenza nel rapporto con i nostri partner; la stessa E. coglie un legame tra il suo passato e la relazione con il compagno.
Buonasera dottori,
vi ringrazio prima di tutto per l'attenzione e la risposta così accurata che mi avete dato. Mi scuso per la mia che sta invece arrivando tardivamente, ma prima di dirvi qualcosa, ho voluto seguire i vostri consigli. Ho letto il libro che mi avete consigliato, e l'ho trovato utilissimo, in quanto mi sta aiutando a comprendere quali sono i nostri problemi, e credo che partano dalla mia persona.
Purtroppo mi porto dietro le conseguenze di un passato molto pesante, i miei genitori non sono mai stati presenti con me, dunque mi porto dietro dei buchi nella mia sfera affettiva, che mi portano delle insicurezze che inconsapevolmente riverso sul mio partner, ma chiaramente non è possibile che lui le colmi, non è un genitore. La situazione è complicata, lui è diverso, ma questo mio status mi porta a vedere le cose in maniera deleteria, senza poterle affrontare con serenità. Non ho inoltre, a mio parere, nemmeno accettato il fatto che non potrò vedere un cambiamento in lui. L'altro giorno abbiamo avuto una lite abbastanza brutta, in cui sono state dette cose, soprattutto da parte mia, molto pesanti, e lui ci è rimasto molto male. Adesso fra noi è tutto a posto, ma gli ho proposto di stilare una lista con quelli che, a parere nostro sono i problemi che sono sorti nella nostra relazione. La lista è individuale e ne discuteremo Sabato, in modo da poter riflettere bene e poter risolvere questi problemi, non trascinandoceli dietro e potendo vivere in maniera serena il nostro bellissimo sentimento e la nostra storia. Nella lista ho intenzione di mettere proprio queste mie falle affettive, e ho intenzione di lavorare su me stessa, perché so che dovrò farlo io, e nessun altro, al più con l'aiuto di uno psicologo, in modo da poter essere una fidanzata migliore e poterlo fare stare bene. Nel frattempo sto facendo ciò che mi avete consigliato, cioè dedicarmi del tempo, studiare e fare tutto ciò che mi piace e mi soddisfa, e mi sta facendo molto bene. Sapete, la nostra storia è nata in un modo meraviglioso, così come il sentimento, in modo naturale, senza induzione alcuna. Con il passare dei mesi e di queste terribili esperienze che abbiamo vissuto, si è molto rafforzato, quindi voglio fare di tutto affinché vada tutto bene. Avete centrato il punto, mi sono annullata per questo, ma non me lo ha chiesto lui, è stato il mio modo errato di fare, il mio atteggiamento errato, che ha fatto male a me e a lui, che adesso sto correggendo. Vi ringrazio perché il vostro sostegno professionale è stato ed è davvero significativo per me, mi ha fatto realizzare tantissime cose che stanno salvando la mia relazione, quindi la mia salute mentale e fisica con essa, e che non avrei mai visto con i miei occhi velati da una prospettiva falsata. Certamente vi seguo sui social con grande piacere. Per caso avreste qualcosa da consigliarmi in merito a tutto ciò che ho detto? Cosa ne pensate?
Grazie ancora, cordiali saluti
Buonasera E., ci fa piacere che tu abbia focalizzato degli aspetti importanti in questi giorni. Anche l'attività di fare una lista dei vostri rispettivi problemi può essere utile per mettere a fuoco certi argomenti. Il metterli su carta e ancor di più discuterne a voce successivamente può aiutare ad essere sinceri l'uno con l'altro e magari comprendere se ci sono dei meccanismi causa-effetto che possono essere deleteri personalmente e influenzare, più o meno direttamente, la relazione.
In generale, ci colpisce la capacità che hai di metterti in discussione; è una risorsa individuale molto importante. Ci fa piacere che tu abbia seguito e trovato utili i nostri consigli e che hai dedicato più tempo a te stessa e alle tue attività, ciononostante, abbiamo la sensazione che tu ti stia colpevolizzando quasi per la totalità degli aspetti problematici della relazione.
Un aspetto sul quale facciamo spesso riflettere i nostri pazienti è che la coppia è formata da due persone, definite in termini più tecnici due "elementi"; questi due elementi, come due cerchi intersecati, ne formano un terzo, che rappresenta la relazione. Questo per dirti che per la relazione e la stabilità di essa è necessario che tutte e due le parti della coppia facciano la loro parte, mettendosi entrambi in discussione. Se c'è qualcosa che non va, raramente dipende da una sola delle due persone ma piuttosto da quello che individualmente, entrambi, portano all'interno della relazione stessa.
Ricordati, soprattutto, che i cambiamenti che fai su te stessa sono in primis per te stessa.
Come hai accennato anche tu, ci alcuni argomenti della tua vita che potrebbero essere approfonditi maggiormente e messi in ordine; forse un supporto psicologico esterno ti potrebbe aiutare a focalizzare alcuni di questi aspetti che tu hai già intuito, per affrontarli e imparare a gestirli nella maniera più funzionale per te.
Ti auguriamo una buona serata.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Cavalieri e Dott. Aleksandar Orelj
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